
Bèrgogno medievale, Altripassi e Comune di Casina invitano le scolaresche a una visita interattiva per un viaggio fuori dal tempo nell’antico borgo di Bèrgogno e nel Bosco della Péntoma, nel cuore dell’Appennino reggiano.
Proposte didattiche di una mezza giornata e di una giornata intera per scuole materne, elementari e medie inferiori sono accessibili a modici prezzi. È possibile scegliere in un ricco menu di proposte didattiche componendo il programma di una giornata o di una mezza giornata. Nella mezza giornata è sempre compresa la “Merenda a Km zero” e nella giornata intera il “Pranzo a km zero”.
INFO: Gabriella 335 5387383; info@altripassi.org
Bèrgogno si raggiunge da Casina (9 km) imboccando la SP 11 per Paullo sino a località Costaferrata; di qui una strada comunale conduce a Bèrgogno.
Il Bosco della Péntoma si trova a cavallo del confine tra i Comuni di Casina e Canossa ed è raggiungibile dall’antico borgo di Bèrgogno: con un percorso agevole (adatto anche ai bambini) si scende in breve tempo fino al torrente Péntoma che ha dato il nome a quest’area protetta.
Il Bosco della Péntoma è incluso nel Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Rupe di Campotrera, Rossena”, che si estende per circa 1400 ha tra Canossa e Casina e fa parte di Rete Natura 2000, la rete ecologica europea. L’area SIC, designata dall’Unione Europea per la presenza di habitat e specie significative, ricade nel Paesaggio Protetto Collina Reggiana-Terre di Matilde e comprende anche una Riserva Regionale per la tutela di importanti affioramenti di rocce vulcaniche. L’importanza del Bosco della Péntoma è dovuta alla presenza di habitat prioritari come l’ontaneto e di specie di flora e fauna di notevole interesse naturalistico, tutelate da leggi sia regionali che internazionali. Le due specie simbolo dell’area sono un animale acquatico, il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes) per la fauna, e per la flora una felce, la lingua cervina (Phyllitis scolopendrium) che nel logo è diventata l’accento sulla “Péntoma”.
Gli animali ci aiutano a ristabilire quell’immediato contatto con la sapiente realtà della natura che è andato perduto per l’uomo civilizzato.
Konrad Lorenz, L’anello di re Salomone