
Mentre si avvicina alla conclusione l’apprezzatissima mostra delle opere di Stefano Grasselli ispirate al Vajont, sabato 27 agosto avremo il piacere di assistere a un momento intenso e toccante sulla tragedia consumatasi oltre 50 anni fa.
Alle ore 18 nella Chiesa del Castello di Sarzano, all’interno dell’esposizione, il maestro Gianni Olivier di Longarone, superstite della tragedia, porterà una sua testimonianza dal titolo Vajont. Storia di una catastrofe annunciata. Racconterà storie, retroscena, aneddoti e proietterà immagini intense e toccanti. Sarà l’occasione per riflettere sull’immane forza distruttiva della natura, proprio in queste ore purtroppo di tragica attualità, ma soprattutto, in questo caso, sulle colpe “umane” che hanno generato il disastro, l’interesse economico e individuale che hanno messo a repentaglio il bene pubblico.
La tragedia causata dal distacco di una colossale frana nel lago artificiale del Vajont con conseguente tracimazione del lago e inondazione dei paesi sottostanti, causò, nel 1963, quasi 2000 morti. Indagini e processi dimostrarono colpevoli negligenze e deliberate sottovalutazioni dei rischi negli organi privati e pubblici preposti al controllo del grande bacino artificiale.
Olivier, allora 29enne, vide la sua famiglia annientata nel disastro e scampò solo perché, in quei giorni, si trovava nella cittadina di Feltre, a 50 km da Longarone, dove insegnava. Da quel momento portò viva la testimonianza di quello che accadde in quei giorni e nei giorni e mesi precedenti quella catastrofe “annunciata” da tante avvisaglie e segnali che in troppi deliberatamente ignorarono.
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VISIONE DI UNA APOCALISSE
Mostra d’arte di STEFANO GRASSELLI
Casina – Castello di Sarzano
20 – 28 agosto 2016
Orario di visita:
dal martedì al venerdì dalle ore 16 alle 19
sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19
Appuntamento conclusivo:
Sabato 27 agosto ore 18 Testimonianza Vajont. Storia di una catastrofe annunciata a cura del maestro Gianni Olivier, superstite della tragica vicenda.