
Venerdì 20 ottobre 2017, alle 20,30, si tiene al castello di Sarzano la seconda serata del ciclo di incontri “Uomini e terra, l’evoluzione in corso” collegato alla mostra sull’origine e l’evoluzione dell’agricoltura. Ospite è Roberto Macellari, etruscologo in forza ai Musei Civici di Reggio Emilia, curatore della splendida recente mostra sugli “Etruschi e gli altri” che ha riscosso grande successo non solo in città.
La civiltà etrusca ha per prima dato sviluppo all’agricoltura nel nostro paese disegnandone il paesaggio e delineando tecniche agricole poi riprese dai romani. Il rapporto fra la coltivazione della terra e il sacro è stato un altro degli elementi fondanti della cultura dell’Italia antica. L’etruscologo Roberto Macellari ci farà scoprire i santuari etruschi, di volta in volta monumentali o naturali, sempre luoghi d’incontro fra le genti.
Macellari, che è anche docente presso l’Università di Genova, illustrerà le impronte lasciate dagli insediamenti etruschi nel nostro appennino, trattando in particolare il tema della religiosità. È noto che a Servirola, insediamento fiorito in val d’Enza tra il tardo VII e la prima metà del IV secolo a.C., sono state ritrovate due fra le poche iscrizioni con nomi di divinità etrusche rinvenute in tutta l’area padana. Anche nel paesaggio del nostro Appennino dunque dovevano esserci luoghi eletti a santuari.
La serata è introdotta da Franco Capone, curatore della mostra in corso “Storia ed evoluzione dell’agricoltura”, in cui la documentazione etrusca ha un ruolo importante. Gli Etruschi ebbero il monopolio del ferro grazie alle miniere dell’Elba, svilupparono l’attrezzatura sostituendo il legno con il metallo; innovarono anche nell’allevamento, selezionando razze ovine e bovine più efficienti per il lavoro agricolo. Inventarono l’agroma, uno strumento di precisione per tracciare i confini dei campi: una funzione così importante per lo sviluppo agrario non poteva fare a meno di un dio garante, Tagete, al quale toccava di sovrintendere al buon ordinamento dei campi.
Le prossime puntate del ciclo
Martedì 24 ottobre
La vera storia del lupo di Gombio
Incontro con lo zoologo Willy Reggioni del Parco naz. Appennino tosco-emiliano
Venerdì 27 ottobre
Storia dell’agricoltura: quattro passi da gigante nel solco del tempo
Incontro con Gaetano Forni, Osvaldo Failla, Luigi Mariani
UniMi – Museo lombardo di storia dell’agricoltura
Collaborano all’iniziativa il Parco nazionale Appennino tosco-emiliano, il Museo lombardo di storia dell’agricoltura, la società di servizi turistici Ideanatura e il Falco Pellegrino, locanda-ristorante del castello di Sarzano.
Con il contributo di Iren e Consorzio del Parmigiano Reggiano
Castello di Sarzano – Centro Convegni
ore 20,30, ingresso libero