
Martedì 24 ottobre 2017, alle 20,30, si tiene al castello di Sarzano un incontro pubblico sul lupo con lo zoologo del Parco nazionale Appennino tosco-emiliano Willy Reggioni, responsabile del programma scientifico di studio e monitoraggio della diffusione dei lupi nel nostro Appennino. Con il titolo allusivo e ironico La vera storia del lupo di Gombio ritorniamo ad affrontare un tema che suscita qualche preoccupazione. Tutti ricordano il lupo di Gubbio. Ma quello di Gombio?
Il lupo è predatore naturale e in Appennino viviamo preoccupati per la diffusione di questa specie. Ma quanti lupi ci sono davvero? E che cosa “vogliono da noi”? Dobbiamo temere di più il lupo o le esche che ancora si usano per prevenire il diffondersi delle specie ritenute dannose? Che cosa conosciamo del suo comportamento? Sappiamo difendere il cane e gli altri nostri animali domestici? Quanto in realtà il lupo teme noi? I risarcimenti: come funzionano e come stanno andando?
Questa è la terza serata del ciclo di incontri “Uomini e terra, l’evoluzione in corso” collegato alla mostra sull’origine e l’evoluzione dell’agricoltura: è questa la cornice ideale per affrontare questo tema delicato, conoscere scientificamente gli argomenti d’interesse generale e anche discuterne. La serata sarà introdotta da Franco Capone, curatore della mostra in corso “Storia ed evoluzione dell’agricoltura”, in cui un capitolo è dedicato alla domesticazione di piante e animali: è stato a partire da questo avvenimento sepolto nei millenni della preistoria che l’insediamento umano ha sviluppato l’agricoltura e quindi l’affermazione della nostra specie negli ambienti naturali. Non dimentichiamo che siamo anche noi natura nella natura, per questo è necessario una comprensione scientifica del comportamento tanto dei lupi quanto nostro. Uomini e lupi: e se fosse conveniente convivere?
Questo incontro si avvale della collaborazione dell’Associazione di protezione civile “I Lupi dell’Appennino reggiano”.