
Come creare un paesaggio attivo personale. Ossia, l’arte itinerante di Antonella De Nisco dal castello di Sarzano a Pianzo, Beleo, Paullo e al Parco Pineta di Casina. Inaugurazione sabato 27 luglio 2019 alle ore 17.00.
Preparati a viaggiare accompagnato dallo sguardo, dal talento e dall’opera di artiste di calibro internazionale, per scoprire e ri-scoprire il paesaggio che ti trovi ad abitare o ad attraversare.
Raccontare e ricreare i paesaggi del Paesaggio Reggiano di Montagna
L’artista contemporanea Antonella De Nisco porta nella Riserva della Biosfera Appennino tosco-emiliano un’originale proposta di land art, FOGLIaRIA.
Si tratta di una vera e propria operazione artistica in movimento.
Dal castello di Sarzano alle suggestive località di Piano Beleo e Paullo, fino al Parco Pineta di Casina.
Le Foglie sono opere tessili realizzate con l’impiego di materiali naturali, potature vegetali, midollino, fibre varie e filo.
La materia in dialogo attivo con il paesaggio.
Così racconta la propria opera l’artista:
Il percorso è puntuale e non lineare: i luoghi sono raggiungibili secondo itinerari diversi in sequenze non preordinate. I contrassegni sono le foglie inserite nella vegetazione o poste in appoggio a muri esistenti: opere tessili di materiali e gesti in un cortocircuito temporale che assume il tempo dell’invecchiamento e della manutenzione come azione creativa e ri-creatrice.
Il percorso di creazione di un paesaggio attivo personale
Il viaggio inizia nell’ex chiesa di Sarzano: una serie di lavori sospesi compone l’installazione.
Le foglie ruotano al minimo alito di vento. I raggi di luce le investono e proiettano così sul pavimento e sui muri ombre caleidoscopiche d’intrecci.
Ecco che l’ambiente si fa mutevole e cangiante: l’interno e lo spazio naturale, cosmico, si mescolano.
Dalla navata dell’ex chiesa di Sarzano alcune foglie si dislocano in altri luoghi, configurando un viatico poetico alla ricerca dei paesaggi.
Le foglie nei luoghi suggeriscono visuali, direzioni, relazioni, che dal piccolo, la trama tessile, si dilatano nell’aria, diventano parte del luogo.
E ora tocca a te!
Sei pronto a cercare FOGLIaRIA, FOGLIaBELEO, FOGLIaPIANZO, FOGLIaPAULLO, FOGLIaPINETA? Una cartolina-mappa con le coordinate ti aiuterà a trovarle.
E poi scatta un selfie di, con, attraverso le foglie. Il Comune di Casina ti nominerà “amico della Riserva MAB UNESCO”.
Tra un indizio e l’altro, in un bivio remoto, davanti a un muro, di fronte all’orizzonte o in ascolto del lontano rumore del mare, scorreranno i nostri paesaggi di passaggio, vedremo i nostri treni presi e quelli persi, non sentiremo più i profumi di una volta. FOGLIaRIA ci distoglierà dalla nostalgia riportandoci al “presente-futuro” del nuovo innesto, temporaneo, fresco, vitale.
L’inaugurazione: una festa dell’arte. Musica, danza e performance originali
Sabato 27 luglio, alle ore 17.00, in occasione dell’inaugurazione di FOGLIaRIA al castello di Sarzano, Jasmina Ban Jasha esegue Terra, una propria performance sul rispetto e sull’importanza della natura.
Segue l’intervento di Annalisa Celentano, impegnata in Piano/forte, una personale coreografia sulla musica originale di Ciro Nacci.
Un percorso che parte da strutture definite, con variazioni ritmico-dinamiche, e che poi lascia spazio a improvvisazioni e movimenti liberi, frutto di suggestioni musicali.
Altre informazioni
Il percorso è visitabile dal 27 luglio al 21 agosto 2019.
Nell’ex chiesa di Sarzano, secondo i seguenti orari: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00, la domenica e i giorni festivi.
Le altre installazioni, collocate all’aperto, sono invece ammirabili senza limiti di orario.
È un’iniziativa di LAAI, del Comune di Casina, in collaborazione con Effetto Notte e la Riserva della Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano. Con il sostegno di Iren e della Regione Emilia-Romagna.
Inoltre, FOGLIaRIA si inserisce nel contesto del paesaggio del Parmigiano Reggiano di Montagna.
La proposta fa parte del programma della Scuola del paesaggio 2019, coordinata dal Comune di Casina insieme al Parco Appennino tosco-emiliano, in partenariato con altri tre comuni d’Appennino, due enti parco, due enti scientifici e il Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Note biografiche delle protagoniste
Antonella De Nisco

Vive a Reggio Emilia. Laureata in Storia dell’Arte, Università di Parma. Diplomata in Pittura, Accademia di Belle Arti di Bologna. Specializzazione in Didattica Laboratoriale, Università di Bologna. Affianca alle attività espositive collaborazioni in progetti, installazioni, eventi, lezioni e pubblicazioni. Teorica dell’Arte clandestina, dal 1996 continua a praticarla, nell’ideazione di progetti sperimentali e laboratori. Con Giorgio Teggi, ha ideato LAAI e il Festival di Arte Fluviale. Creatrice di numerose esperienze artistiche, raccolte in diverse pubblicazioni. Le sue opere sono in collezioni private e luoghi pubblici, musei, ecomusei.
Jasmina Ban Jasha

Negli anni ’60 lavora con il teatro sperimentale di Zagabria e nel ’70 collabora con il rinomato Studio Morra di Napoli. Dagli anni ’80 lavora con l’Associazione Pari&Dispari di Reggio Emilia, città dove vive.
Ha partecipato come performer nel teatro di Hermann Nitsch per più di trent’anni. Innumerevoli le performance con gli artisti di Fluxus e gli italiani Luigi Mainolfi, Xerra, Giuseppe Desiato e Flavio Favelli.
Annalisa Celentano

Comincia sin da bambina a studiare danza classica e moderna in Calabria e fin da subito sperimenta anche altre discipline come il tip tap e il flamenco. Si specializza laureandosi all’Accademia Nazionale di Danza di Roma come insegnante di danza contemporanea. Nel frattempo, segue il Corso Professionale presso la compagnia Aterballetto di Reggio Emilia, incontrando vari coreografi come L. Petrillo, C. Rizzo e M. Bigonzetti. Insegna danza contemporanea presso il Liceo Coreutico di Reggio Emilia dal 2012. Segue workshop internazionali. Collabora con numerose compagnie di flamenco e di danza contemporanea, ballando per coreografi come A. Borriello, I. Ivo, W. Mcgregor, R. Orlin, J. Godani e R. Zappalà. Lavora come danzatrice e assistente alla coreografia in Gruppo E-motion di F. La Cava e ultimamente collabora con la compagnia Artemis danza di M. Casadei a Parma.