
Ancora tante le aree di montagna in Italia senza copertura per la telefonia mobile. Aree che Uncem ha iniziato a mappare. Segnalale anche tu.
Secondo i dati dell’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani (Uncem), il divario digitale tra aree urbane e aree rurali-montane italiane si articola su tre fronti.
- TV: 5 milioni di italiani non riescono a vedere bene i primi tre canali Rai con il digitale terrestre, ma pagano comunque il canone.
- Telefonia mobile: il 25% del territorio italiano non è coperto da segnale, con conseguenze sulla pubblica sicurezza.
- Internet: lentezza di navigazione in troppe aree del Paese ancora in attesa del Piano nazionale banda ultralarga, sia con linee wi-fi sia con la fibra.
Cosa puoi fare tu
Scrivi a uncem.nazionale@uncem.it e indica, ad esempio, il nome di un luogo (borgo, via, strada, area, rifugio, ecc.), le coordinate gis, la zona in cui i telefoni non prendono e su cui gli operatori di telefonia dovrebbero investire.
Ne puoi indicare anche più di uno, precisando dove vorresti che le imprese installassero nuovi ripetitori e strutture o gli opportuni impianti.
Ecco lo schema da inviare a Uncem:
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I dati di OpenSignal
Il digital divide in Italia separa le aree urbane da quelle rurali e montane dove il 4G è meno presente.
L’analisi pubblicata nelle scorse ore dalla società indipendente americana specializzata nella misurazione della copertura del segnale di telefonia mobile nel mondo e in Italia (tramite un’app installata sugli smartphone degli utenti), conferma quanto già Uncem conosceva e peraltro sta mappando “dal basso”.
Una situazione per la quale politica, istituzioni, imprese devono agire. Con investimenti e strategia. Anche permettendo di installare ripetitori a privati o a Comuni che li vogliono acquistare. Chiedendo all’Europa – come sulla banda ultra-larga – di poter investire risorse della nuova programmazione comunitaria 2021-27 sui ripetitori della telefonia.
OpenSignal – con i dati ripresi anche da Mondo3 – conferma che gli operatori mobili hanno concentrato i loro sforzi di implementazione delle reti soprattutto in aree densamente popolate, dove gli utenti potevano godere di una maggiore disponibilità di 4G. Gli utenti nei Comuni rurali hanno trascorso meno tempo connessi alle reti 4G rispetto ai loro pari nelle aree suburbane e urbane, ma possono comunque godere di un 71,4% di disponibilità delle reti 4G, sottolinea la ricerca.
71,4 contro l’84,4 delle zone urbane, densamente popolante: 13 punti in meno. Ecco in sintesi il divario digitale della telefonia mobile in Italia. OpenSignal dettaglia poi i dati nelle macroregioni del Paese, specificando che non vi sono particolari differenze tra nord e sud.
Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem
Sorprende che qualche analista dell’ultima ora ritenga buona questa copertura delle aree rurali e montane. Non ci stupisce non siano marcate le differenze tra nord e sud. Tuttavia, a noi quei 13 punti di differenza fanno male. Negli ultimi giorni, mentre arrivano a Uncem sempre più segnalazioni in risposta al nostro censimento, alcuni ci fanno notare che le antenne in montagna deturpano il paesaggio. E che il 5G non servirà ad alcunché perché ancora non abbiamo 3 e 4G. Non affronto qui il tema relativo alle emissioni, perché l’Istituto superiore di Sanità qualche giorno fa è stato chiarissimo a riguardo e noi lo abbiamo ribadito con i loro dati scientifici. In merito alle antenne come fattore negativo sui crinali in montagna: chiedo a chi fa queste affermazioni di pensare a quanti vivono e lavorano in montagna e devono avere il diritto di accesso ai servizi. Pensino costoro ai motivi di sicurezza che ci spingono a chiedere a operatori, imprese, Parlamento e Governo di investire per ridurre il divario digitale, di abbattere quei 13 punti descritti da Open Signal. Il 5G in 120 piccoli Comuni è importante ed è un primo passo. Non facciamoci ingannare da una presunta forchetta ridotta, 13 punti, tra aree rurali e aree urbane. Deve azzerarsi. È un problema di coesione e di capacità del Paese di costruire opportunità per tutti i suoi territori, per tutti i cittadini, ovunque abitino.