Importante incontro sull’Ars Canusina domenica alla Casa Cantoniera

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Sarà presente la dottoressa Sabrina Camporini, designer e consulente del Musec di Lugano

Data:

19 Giugno 2025

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Descrizione

L’Ars Canusina da Reggio dove è nata a Lugano dove è in corso la mostra “Ars Canusina. Arte e artigianato dei bambini della Colonia-Scuola “A. Marro”. Ed ora da Lugano a Casina con un interessante momento di restituzione. Domenica 22 giugno alle ore 21 Sabrina Camporini, designer e consulente del Musec di Lugano, illustrerà La grammatica dell’Ars Canusina presso la Casa Cantoniera, in via Roma a Casina nell’ambito dei “Martedì alla Cantoniera e domeniche sul territorio”, la fortunata rassegna del Comune di Casina curata da Giovanna Caroli.

La mostra dedicata all’Ars Canusina al Musec fa parte del progetto “Dèi bambini”, un percorso decennale di esplorazione, esposizione, comprensione dell’arte realizzata dai bambini. L’Ars Canusina ha origini reggiane grazie alla geniale intuizione della Dottoressa Maria Bertolani del Rio, per arrivare poi al raggiungimento di alti livelli di espressione fino ai giorni nostri come artigianato artistico. Nasce e si sviluppa all’interno della colonia scuola Marro nel contesto di cura e di segregazione qual era il manicomio di S. Lazzaro, dove bambine e bambini, al pari degli adulti, affrontavano la diagnosi e lo stigma della malattia. Negli anni Venti e Trenta Maria Bertolani del Rio, nel dirigere la scuola frequentata dai ragazzi “emendabili” come si diceva allora, si ispira alle tracce lasciate dal passaggio della grande storia di Matilde e dei Canossa per dare vita ad una forma di educazione che unendo attività manuale, storia ed espressione artistica, quindi bellezza e armonia, faccia del lavoro uno strumento non di mera produzione ma di emancipazione, di vera cura.
“A Casina, siamo convinti che abbia un profondo significato continuare a parlare di Ars Canusina. Non si tratta semplicemente di ricordare la Dottoressa Bertolani del Rio, medico donna in un contesto storico in cui non era facile essere donne fuori dai canoni stabiliti per legge – affermano all’unisono l’assessore alla cultura Alessandro Torri Giorgi e volontari come Dusca Bonini, esperta e studiosa di Ars Canusina-. A nostro parere, parlare di Ars Canusina consente di creare reti di relazioni: ben lo dimostra l’esperienza del Musec di Lugano, dove la professoressa Giovanna Caroli è stata invitata a presentare la sua biografia sulla Bertolani del Rio, accompagnata da una delegazione istituzionale di Casina. Lo conferma ora la venuta a Casina della Dottoressa Camporini, che ci auspichiamo sia prologo alla possibilità di riproporre la mostra anche a Reggio Emilia. Parlare, studiare, praticare l’Ars Canusina, marchio che, lo ricordiamo, è di proprietà del Comune di Casina, può essere uno strumento per andare alla scoperta dei segni della storia antica, della decorazione moderna come è stata interpretata ad esempio da Carmela Adani, scultrice cui è dedicata in questo periodo una mostra a Palazzo dei Principi di Correggio, figura legata all’Ars Canusina a cui rendere la giusta attenzione. L’Ars Canusina pone Reggio Emilia, e la sua intera provincia, come crocevia dove il romanico medio padano traccia percorsi per il turista che voglia anche fare esperienza diretta in laboratori. L’Ars Canusina, insieme all’esperienza di Reggio children conferma come questa terra sia vocata a favorire la crescita di persone che, potendo valorizzare il loro patrimonio individuale, contribuiscono alla creazioni di comunità accoglienti. La dottoressa Camporini accompagnerà i partecipanti nella comprensione della grammatica Canusina, un aiuto a leggere con occhi diversi non solo i monumenti della storia, ma anche i significati di esperienze di cura e di inserimento, ed a saper cogliere le opportunità che sono ancora percorribili.

L’Ars Canusina da Reggio dove è nata a Lugano dove è in corso la mostra “Ars Canusina. Arte e artigianato dei bambini della Colonia-Scuola “A. Marro”. Ed ora da Lugano a Casina con un interessante momento di restituzione. Domenica 22 giugno alle ore 21 Sabrina Camporini, designer e consulente del Musec di Lugano, illustrerà La grammatica dell’Ars Canusina presso la Casa Cantoniera, in via Roma a Casina nell’ambito dei “Martedì alla Cantoniera e domeniche sul territorio”, la fortunata rassegna del Comune di Casina curata da Giovanna Caroli.

La mostra dedicata all’Ars Canusina al Musec fa parte del progetto “Dèi bambini”, un percorso decennale di esplorazione, esposizione, comprensione dell’arte realizzata dai bambini. L’Ars Canusina ha origini reggiane grazie alla geniale intuizione della Dottoressa Maria Bertolani del Rio, per arrivare poi al raggiungimento di alti livelli di espressione fino ai giorni nostri come artigianato artistico. Nasce e si sviluppa all’interno della colonia scuola Marro nel contesto di cura e di segregazione qual era il manicomio di S. Lazzaro, dove bambine e bambini, al pari degli adulti, affrontavano la diagnosi e lo stigma della malattia. Negli anni Venti e Trenta Maria Bertolani del Rio, nel dirigere la scuola frequentata dai ragazzi “emendabili” come si diceva allora, si ispira alle tracce lasciate dal passaggio della grande storia di Matilde e dei Canossa per dare vita ad una forma di educazione che unendo attività manuale, storia ed espressione artistica, quindi bellezza e armonia, faccia del lavoro uno strumento non di mera produzione ma di emancipazione, di vera cura.
“A Casina, siamo convinti che abbia un profondo significato continuare a parlare di Ars Canusina. Non si tratta semplicemente di ricordare la Dottoressa Bertolani del Rio, medico donna in un contesto storico in cui non era facile essere donne fuori dai canoni stabiliti per legge – affermano all’unisono l’assessore alla cultura Alessandro Torri Giorgi e volontari come Dusca Bonini, esperta e studiosa di Ars Canusina-. A nostro parere, parlare di Ars Canusina consente di creare reti di relazioni: ben lo dimostra l’esperienza del Musec di Lugano, dove la professoressa Giovanna Caroli è stata invitata a presentare la sua biografia sulla Bertolani del Rio, accompagnata da una delegazione istituzionale di Casina. Lo conferma ora la venuta a Casina della Dottoressa Camporini, che ci auspichiamo sia prologo alla possibilità di riproporre la mostra anche a Reggio Emilia. Parlare, studiare, praticare l’Ars Canusina, marchio che, lo ricordiamo, è di proprietà del Comune di Casina, può essere uno strumento per andare alla scoperta dei segni della storia antica, della decorazione moderna come è stata interpretata ad esempio da Carmela Adani, scultrice cui è dedicata in questo periodo una mostra a Palazzo dei Principi di Correggio, figura legata all’Ars Canusina a cui rendere la giusta attenzione. L’Ars Canusina pone Reggio Emilia, e la sua intera provincia, come crocevia dove il romanico medio padano traccia percorsi per il turista che voglia anche fare esperienza diretta in laboratori. L’Ars Canusina, insieme all’esperienza di Reggio children conferma come questa terra sia vocata a favorire la crescita di persone che, potendo valorizzare il loro patrimonio individuale, contribuiscono alla creazioni di comunità accoglienti. La dottoressa Camporini accompagnerà i partecipanti nella comprensione della grammatica Canusina, un aiuto a leggere con occhi diversi non solo i monumenti della storia, ma anche i significati di esperienze di cura e di inserimento, ed a saper cogliere le opportunità che sono ancora percorribili. L’appuntamento è per domenica 22 giugno alle 21 alla Casa Cantoniera di Casina”.

”.

Ultimo aggiornamento: 24/06/2025, 16:18

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